sabato 27 febbraio 2010

Corsi e ri...corsi!

Nonostante io non abbia molto tempo libero a disposizione e mi sia sentita in passato piuttosto negata in cucina, avendo delle amiche appassionate della buona tavola, mi sono inaspettatamente ritrovata in un entusiasmante percorso d'iniziazione alla buona cucina. In effetti ero piuttosto stanca di cimentarmi nella semplice esecuzione di una ricetta con mille dubbi e perplessità, così mi sono buttata a capofitto in un'appagante ricerca su tutto ciò che riguarda l'arte culinaria: film con un certo charme sul tema, cuochi, libri e, last but not least... corsi!
La Cucina Italiana, Teatro7, Sale & Pepe, Il cucchiaio di legno ed altri ancora, sono tutti validissimi, ma forse un po' cari e qualcuno troppo didattico, non erano comunque quello che cercavo.
Alla fine grazie a eli ho scoperto il Laboratorio Cingoli, un nome curioso... per una scoperta entusiasmante! Corsi di showcooking, assolutamente convenienti e informali. In due location: una in centro e l'altra all'interno dell'ex fabbrica Richard Ginori di Milano Ortica. I corsi sono un po' affollati, ma il clima è subito rilassante, coinvolgente e collaborativo, grazie alla bravura di Giuliano Cingoli, capace di catturare l'attenzione e divertire, insieme al suo braccio destro Riccardo (bravissimo fotografo di food), con piccole simpatiche gag.
Piccoli corsi a tema, di circa due ore, nei quali le persone partecipano attivamente alla preparazione dei piatti, in una sorta di gioioso e naturale team bulding, il tutto irrorato da un ottimo prosecco che scorre a volontà. Pensate che per ben due sere ho fato fatica a trovare l'acqua! I consigli di Giuliano sono tanto semplici quanto sconvolgenti; ad esempio, al corso "Verdure saltate: croccanti, sane e gustose", ho scoperto che le verdure per il ripieno di ravioli o tortelli possono anche non essere bollite, anzi è caldamente consigliato!
Un veloce salto in padella e sono subito pronte per essere frullate e inserite come ripieno nel preparato desiderato. La stessa cosa vale per i passati di verdura, le creme e, per deduzione, direi anche per le torte salate... La crema di Giuliano con zucchine e menta è quasi fosforescente. Posso testimoniare che non è necessario aggiungere niente oltre alla materia prima. Il colore e il sapore delle verdure vengono esaltati. Un'altra esperienza sconvolgente è stata assaggiare le tagliatelle al cacao saltate con pinoli e peperoncino... un sogno per il palato e per la vista!
I consigli seguono sui temi più disparati: taglio, lavaggio delle verdure, sale, coltelli, pentole, pulizia delle pentole, preparati base e molto altro ancora. Una vera fucina d'informazioni, suggerimenti e d'idee che ti liberano la fantasia.
Assolutamente vincente l'idea di frequentare dei corsi di questo tipo: finalmente sono più libera nella mia creazione di piatti.

Buona notte da ele, un'alunna convinta!

mercoledì 17 febbraio 2010

La misteriosa macchina del pane

Dopo anni che ne sentivo parlare, ci sono cascata anch'io: ho acquistato la macchina del pane, beh... a dire il vero, l'ho presa con i punti... una soddisfazione! Non penso che sia fondamentale una marca piuttosto che un'altra, l'importante è averla!
Quando finalmente è arrivata, mi ha dato una gioia indescrivibile. Ero felice come una bimba la mattina di Natale. L'ho spacchettata con tutte le cure, ero veramente tesa, ho cominciato ad usare questo oggetto misterioso in modo molto cauto: con dei composti pronti, che stranamente avevo in casa. Non mi è molto chiaro perchè li avessi comprati già la scorsa estate, forse era il mio subconscio che già aveva deciso!
In effetti da anni a casa nostra per il fine settimana abbiamo il rito del pane in cassetta fresco, preferibilmente bio, da spalmare peccaminosamente con burro e marmellata.
Quindi, mi sono convinta che si trattava solo di provare. I primi risultati sono stati splendidi, con i preparati, poi quando mi sono avventurata con prove a mano libera :-), ho avuto qualche guaio con la lievitazione, qualche inspiegabile crosta dura e altre sventure... sino a quando mi sono ricordata di una vecchia ricetta che mi aveva fatto fare un ghiotto treccione e dei
deliziosi panini al latte. Ed ecco un magnifico Pain Brioche: tra l'altro enorme, con una pasta che è un incrocio tra quella del pandoro, del pain brioche e del panettone... provate e ditemi la vostra, sono proprio curiosa. In realtà voglio fare ancora qualche esperimento su questa ricetta, ma già merita di entrare nelle ricette indimenticabili. Importante: ho scoperto che per la macchina del pane è più che sufficiente usare metà dose di lievito: 500 gr di farina = 1/2 cubetto di lievito!

Vi presento il mio simpatico mostro:


La ricetta


Ingredienti: 500 gr di farina 00, 250 gr. di latte, 100 gr. di zucchero, 70 gr. di olio EVO, 3 tuorli, 1/2 cubetto di lievito di birra e 1/2 cucchiaino di sale fino.


Sono ancora molto cauta... quindi versare in un contenitore il latte appena tiepido, lo zucchero, l'olio e il lievito, mescolare velocemente, unire infine i tuorli, la farina e il sale, mettere il tutto nel cestello della macchina ed impostare il programma pane bianco, doratura media, 750 gr, il mio programma ha una durata di quasi 3h e mezza.

Con orgoglio, ele la irriducibile golosastra

venerdì 5 febbraio 2010

Della serie: non si butta via niente!

Settimanalmente ricevo una bella cassetta di frutta bio, frutta con un gusto vero!
Ogni volta che sbuccio un'arancia penso che sia proprio un peccato buttarne le bucce. Sarà la mia anima ligure che riaffiora sempre...
Così mi ritrovo a cercare una ricetta per candirne le bucce. Io che odio i canditi, e che ogni anno a Natale, mangiando il panettone, faccio dei mucchietti che abbandono regolarmente sul tavolo a qualche altra boccuccia golosa. Mah!
Cerca, cerca... ho trovato la ricetta su un blog che mi piace moltissimo, sia per le ricette che per i riferimenti culturali di cucina; ci sono un'infinità di bellissime foto, di idee e di suggerimenti di libri di cucina da comprare. Più lo scopro e più mi piace. Questo blog è il Cavoletto di Bruxelles di Sigrid Verbert.

Ma tornando ai canditi... meraviglia delle meraviglie: mi ritrovo a frugare ogni giorno nella scatola dei canditi per assaggiarli e riassaggiarli. Incredibile, ammetto di essere golosa, ma mai avrei pensato di poter impazzire per dei canditi!


Ecco il mio capolavoro :-) - foto by my sister Camilla




La ricetta:

  • tagliare la scorza, meglio a striscette, lasciando circa 2 mm di bianco; mettere le scorze in una pentola con abbondante acqua fredda e portare lentamente a ebollizione. Lasciar sobbollire per 5 minuti, far raffreddare le scorze nell’acqua di cottura, poi sgocciolarle e trasferirle in una pentola che le contenga comodamente nel fondo;

  • pesare dell’acqua e coprirne le scorze. Cuocere a fuoco basso fino a quando le scorze saranno morbide. Aggiungere tanto zucchero quanto era il peso dell’acqua, mescolare su fuoco basso finché si sarà sciolto lo zucchero e far bollire per un minuto. Togliere dal fuoco e lasciar riposare per 24 ore;

  • porre di nuovo sul fuoco, far sobbollire per 5 minuti e far riposare per altre 24 ore;

  • dopodiché, far bollire nuovamente per alcuni minuti, sgocciolare le scorzette e farle asciugare su una graticola per un paio di ore.

Slurp! Il prossimo passo mi sa che sarà pucciarle nel cioccolato fondente...

Con golosa soddisfazione, ele